Author Francesco Iarlori
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NFC e pagamenti, estratto da rapporto CeTIF Scenari di Sviluppo e Innovazione nelle Forme e nei Sistemi di Pagamento 2008
A differenza delle economie in crescita come i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), il settore bancario e creditizio italiano tende ad adottare tecnologie consolidate e a rifiutare quelle innovative. Questo spesso si attribuisce alla limitata alfabetizzazione tecnologica dei correntisti e al modo in cui anche la clientela più facoltosa interagisce con le banche, principalmente attraverso le filiali fisiche.
Sebbene tecnologie come le carte EMV, i meccanismi di OTP su cellulare e il Mobile Banking fatichino ad affermarsi, la penetrazione dei telefoni cellulari in Italia è senza pari in Europa e continua a crescere a ritmi sostenuti. Attualmente, ogni individuo possiede almeno un telefono e studi specifici indicano che i clienti non sempre portano con sé tutte le carte di plastica che hanno sottoscritto o acquistato, comprese le carte fedeltà e quelle di debito/credito.
In un mondo sempre connesso, è fondamentale considerare i vantaggi che gli utenti otterrebbero unendo le singole carte all’interno del proprio telefono.
Tecnologicamente, l’evoluzione del telefono verso NFC comporta l’integrazione di un’antenna e di uno spazio di memoria sicuro (secure element) all’interno del dispositivo. Questi componenti, a basso costo per i produttori di telefoni, consentono al telefono di comunicare in modalità contactless con POS, poster intelligenti e TAG RFID.
Questa facile installazione tecnologica ha però due varianti. Mentre l’antenna è solitamente alloggiata all’interno dell’handset, la posizione del secure element è tipicamente all’interno del telefono. Tuttavia, gli operatori telefonici preferiscono che questa parte risieda all’interno della SIM. Dotare la propria clientela di questa tecnologia rappresenta una strategia di fidelizzazione, poiché gli utenti possono cambiare apparecchio (NFC) come spesso accade, ma probabilmente manterranno la SIM.
Questo approccio, insieme ai sistemi di provisioning di applicazioni su domini virtuali di SIM intelligenti, richiede attualmente una stretta collaborazione tra le singole manifatturiere di SIM e di handset, che devono lavorare per un obiettivo comune. Il Single Wire Protocol (SWP), adottato come standard da GSMA, deve essere implementato sia dal produttore di SIM che da quello di handset, dove comunque risiede il controller radio NFC. La standardizzazione dell’interfaccia SWP si basa sull’utilizzo di un connettore sulla SIM che non sia attualmente utilizzato per le applicazioni dedicate al mondo della telefonia.
Come nel caso delle diverse applicazioni che “investiranno” il mondo della telefonia nei prossimi anni, anche l’NFC necessita della creazione di un ecosistema che ne sfrutti appieno le potenzialità. Mentre le applicazioni di mobile advertising basate su codici bidimensionali come QR code o Datamatrix richiedono solo una fotocamera e un software sul dispositivo telefonico, rendendo facile la loro diffusione su una vasta gamma di telefoni già sul mercato, le applicazioni basate su NFC richiedono un nuovo telefono dotato di antenna NFC.











