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Il mondo è discreto

Il mondo intorno a noi che riusciamo a rappresentare è inevitabilmente non continuo, ma discreto, il nostro cervello ha la capacità spesso di uscire dagli schemi come accade negli estrosi ma per dedurre e collaborare deve avere dei building block piccoli, concreti su cui basarsi.

Piccoli problemi approcciati singolarmente (divide et impera) riescono risolvere il grande problema demandando alla soluzione dei singoli pezzi, anche assegnati ad entità diverse tra loro, la soluzione del problema finale. Scomporre problemi in più parti, spesso due, è una tecnica alla base delle metodologia agile.

Quando dividiamo il problema, spesso in due e poi ancora in due sino a scomporlo ad albero, presuppone di dividere in mondo in parti: bianco/nero, maschio/femmina, buono/cattivo, negativo/positivo, ying/yang per poter operare delle divisioni e quindi decidere azioni come campagne marketing, che possono avere influssi positivi o negativi sul campione individuato.

Nessuno ha ancora invento una pistola che ammazza solo alcuni soggetti o un telefono che squilla solo ad alcuni possessori, il campione indirizzato viene irradiato allo stesso modo.

Tutte le arti umane che richiedono una collaborazione necessitano anche di un canone, una metodologia, un protocollo, accade specialmente per le arti come il ballo, la musica che seguono passi, notazioni e spartiti. Le idee scientifiche accadono per intuizione per creatività ma è il rigore o la matematica che controllano la creatività, controllano l’intuizione.

Nel periodo che frequentavo Standford mi capitò di leggere in un quadro appeso la muro la scritta code is poetry, la scritta mi colpì così tanto che tutt’ora nei ritagli di tempo preferisco rilassarmi con un po’ di codinginvece di risolvere un un kakuro o un rebus, linguaggi diversi ed anche nuovi come l’ultimo nato in casa Apple (Swift) che sconvolge il concetto di dati.

A differenza dei secoli scorsi, nell’epoca in cui viviamo, computer ed esseri umani possono riuscire a raggiungere risultati non pensabili ai tempi di Socrate o di Pitagora, anche se alla base della logica del primordine ed alla base del teorema più conosciuto al mondo esistevano delle dimostrazioni empiriche, la scalabilità poteva essere solo immaginata, come accadeva per la ricerca dei numeri primi.

La tecnologia per catturare il mondo

Strategia <-> Analisi <-> Contenuti, questi tre insiemi sono collegati tra loro attraverso una metodologia data drivenche dall’idea e dai contenuti produce delle analisi.

La tecnologia c’è sempre stata, la ruota, le macchine di Leonardo sono applicazioni della tecnologia disponibile nel contesto storico ed alle possibilità offerte dalla stessa.

Nel contesto attuale la tecnologia non risponde esclusivamente a bisogni primari ma si occupa di calcoli non sempre visibili alle masse. Quando in banca compriamo dei derivati, il calcolo della giusta percentuale che garantisce alla banca che ci guadagni sempre è molto complicato, così come l’algoritmo di redistribuzione dell’energia in un sistema gridpiuttosto che l’algoritmo degli instradamenti dei pacchetti mentre navighiamo un sito web, noi di fatto accendiamo la luce con l’interruttore o consultiamo delle pagine e non ci poniamo troppi problemi.

La tecnologia usata in azienda per finalità business, a prescindere dalla sua eventuale implementazione su sistemi informatici deve essere modellizzata. Vanno definiti le basi dati su cui lavorare, le relazioni e le proprietà dei dati, chi li gestisce e chi li consuma. Ad esempio ogni linguaggio ha un alfabeto, una sintassi e delle regole sintattiche, in italiano hannoha un significato mentre annohnon ce l’ha. Ogni linguaggio inoltre possiede anche delle semantiche ma qui poi il discorso si complicherebbe e ci porterebbe troppo lontano …

In questa fase non si programma, non si allocano Capex, non si comprano sistemi, ma si definiscono paradigmi di uso e le metafore di fruizione.

Confondere questa fase con l’implementazione fisica del database e l’avvio della creazione dei sistemi e la conseguente allocazione di risorse umane e materiali, dimostra che non si è capito niente.